Scorci e paesaggi unici: esplora ogni angolo del parco
Ogni angolo di Villa Taranto racconta una storia fatta di natura, colori e profumi straordinari. Dalle serre con piante esotiche ai viali fioriti, dai giochi d’acqua agli incantevoli panorami del Lago Maggiore, lasciati guidare alla scoperta di un patrimonio botanico unico al mondo. Scopri le meraviglie che rendono questo giardino un vero capolavoro botanico.

PUTTI FOUNTAIN
TULIP/DAHALIA MAZE
VICTORIA GREENHOUSE AND VERTICAL GARDENS
MAUSOLEUM CHAPEL
OLD CHESTNUT TREE
VIEW OF THE VILLA - SEAT OF THE PREFECTURE OF V.C.O.
VALLEY AND BRIDGE
TERRACED GARDENS
PERSONALITY LAWN
FISCHERMAN
CACTUS PLANTS
RHODODENDRON WOOD
RHODODENDRON WOOD
RHODODENDRON WOOD
LOTUS POND
WATERLILY POND
WATERLILY POND
WATERLILY POND
AREA PIC NIC
AREA PIC NIC
AREA PIC NIC
LABIRINTO DEI TULIPANI
Il Labirinto dei Tulipani è un suggestivo sentiero serpeggiante lungo circa 400 metri, che ad inizio primavera regala ai visitatori un’esperienza ineguagliabile: un tripudio di colori, sfumature e profumi, grazie alla straordinaria varietà di tulipani in fiore.
Oltre 60 varietà arricchiscono il labirinto con forme e tonalità sorprendenti: dai tulipani singoli e doppi, ai Triumph, Parrot, Fosteriana, Fringed… Le spettacolari fioriture non si limitano solo al labirinto, ma si possono ammirare anche in diverse aree del Giardino, rendendo ogni angolo un’esperienza da scoprire.
LABIRINTO DELLE DAHLIE
Dall’estate all’autunno il labirinto si tinge con i colori delle Dahlie; si alternano cultivar molto diverse tra loro: dalle spettacolari Giant Flower, con fiori che raggiungono i 25 cm di diametro e altezze superiori ai 2 metri, alle più delicate Small Flower, alte circa 40 cm con fiori di 15 cm.
Tra le varietà più affascinanti si trovano le Pompon, le (Semi) Cactus, le Dwarf Decorative, le Waterlily, le Bali e molte altre, che variano di anno in anno per offrire sempre nuove sorprese cromatiche e compositive. Ogni stagione, il giardino ospita oltre 1.300 piante e 170 cultivar selezionate per stupire e incantare i visitatori.
SERRA VICTORIA E GIARDINO VERTICALE
(Victoria Cruziana, originaria del Paraguay – Argentina). Tra le piante tropicali e subtropicali questa è coltivata in serra. L’enorme ninfea equatoriale, è la “regina” delle piante acquatiche, i cui semi a Villa Taranto arrivarono nel 1956 provenienti dall’orto botanico di Stoccolma. È visibile al pubblico dal 15 giugno ad ottobre inoltrato. Le sue foglie sfiorano i due metri di diametro e possono sopportare il peso di circa 10 chilogrammi. Sullo sfondo della serra è possibile ammirare il Giardino Verticale, una struttura dove specie differenti si sviluppano e si alternano a colorare la parete durante l’anno.
CAPPELLA MAUSOLEO
Costruita nel 1965 su disegno del professor Renato Bonazzi per esaudire un desiderio del defunto che aveva chiesto di riposare nel giardino che fu la sua “ragion di vita”. Mirabili le vetrate policrome, opera di Paolo Rivetta, che raffigurano fiori e nel centro l’immagine di Sant’Antonio da Padova, cui è dedicata la cappella.
CASTAGNO SECOLARE
Nei pressi della valle dei rododendri si trova un castagno secolare piantato nel 1600, che vanta più di 400 anni ed è la pianta più vecchia del parco. Primeggiava con la sua maestosità prima ancora che il Capitano realizzasse il giardino della villa.
Questo gigante verde si erge sul promontorio da cui prende nome, la Castagnola, e ne fa quasi da vedetta con il suo portamento a candelabro. Particolare è la presenza di un Rhododendron che si sviluppa all’innesto delle sue branche principali.
VEDUTA DELLA VILLA - SEDE PREFETTURA V.C.O.
Acquistata nel 1931 a seguito di un’inserzione apparsa sul Times. Lo stile è ispirato ad architetture della Normandia. Edificata da Augusto Guidini, architetto ticinese nel 1853. Il soffice prato all’inglese antistante è rallegrato da una zampillante fontana. La villa non è visitabile e dal 1995 è sede della Prefettura del Verbano – Cusio – Ossola.
Ponte e la Valletta
La Valletta venne realizzata tra l’inverno del 1938 e quello del 1939, grazie al lavoro di cento uomini e senza l’ausilio di mezzi meccanici. Lo scavo fu interamente eseguito a mano, modellando il terreno e risagomando i fianchi con imponenti massi di granito del Montorfano. È sovrastata da un ponticello di pietra a secco, lungo 35 metri, ad arcata unica, che conduce al pergolato dal prato della Villa. Caratteristici i rampicanti presenti: Cesalpinia sepiaria, di origine Himalayana, e Cesalpinia vernalis, originaria di Hong Kong, che fioriscono nel mese di maggio adornando il ponte con eleganti racemi gialli che si sviluppano lungo i suoi lati, creando un effetto scenografico di grande suggestione.
Giardini terrazzati
Cascatelle e giochi d’acqua si alternano con eleganza ad aiuole fiorite, composte da piante annuali che vengono rinnovate due volte l’anno. Questo costante avvicendamento dona al paesaggio un continuo mutare di forme, colori e profumi, in sintonia con il ciclo delle stagioni; fanno da cornice bordure di rose paesaggistiche.
L’acqua che alimenta i canali e le fontane proviene direttamente dal Lago Maggiore, grazie a un ingegnoso impianto realizzato nel 1934. Un sistema di pompe la convoglia in un bacino collocato nella parte più alta dei Giardini, da cui si distribuisce per caduta naturale in tutto il parco.
In questo scenario si erge la suggestiva statua bronzea del “Pescatorello”, copia del capolavoro dello scultore napoletano Vincenzo Gemito, che aggiunge un tocco artistico al già ricco contesto paesaggistico.
Il Pescatorello
Statua bronzea del Pescatore, copia dell’originale dello scultore napoletano Vincenzo Gemito (1852-1929), che conferisce un tocco artistico al già ricco contesto paesaggistico. È presente anche nel cortile del Museo Nazionale del Bargello, a Firenze, mentre la copia in cera si trova a Napoli.
Petalo
Il Petalo è una struttura scenografica dalla caratteristica forma a fiore, pensata come spazio multifunzionale all’interno dei Giardini. Dotata di sedute, è ideale per una breve sosta ma può anche ospitare piccoli incontri o appuntamenti tematici, offrendo un connubio perfetto tra natura e socialità.
Prato delle personalità
Era usanza del Capitano invitare i suoi ospiti illustri, ambasciatori e personaggi di spicco della politica quali Margaret Thatcher, Konrad Adenauer, Giulio Andreotti e Aldo Moro, e suggellare ogni visita piantando un’essenza arborea sempre diversa. Una di queste è un meraviglioso esemplare di Davidia involucrata, l’elegante albero dei fazzoletti o “albero delle colombe”, originario della Cina, con le sue curiose e appariscenti infiorescenze, ampie brattee floreali bianche e svolazzanti al vento, che sembrano fazzoletti. Fu messo a dimora nel 1938 dall’infante di Spagna Don Jaime.
Ormai ha assunto dimensioni tali e un portamento talmente caratteristico, con i rami inferiori a mo’ di braccio aperto, da costituire motivo di interesse anche in assenza delle spettacolari fioriture, tanto da fargli meritare un posto nel registro degli alberi monumentali della Regione Piemonte.
Vi sono poi il Cephalotaxus harringtoniana messo a dimora da Adenauer nel 1956, la Magnolia “kewensis” messa a dimora da Margareth Thatcher nel 1988 e il rododendro dedicato ad Aldo Moro. L’ultima pianta messa a dimora nel 2024 è una Quercus myrsinifolia, dedicata alle vittime del COVID.
Vasca con ninfee
Nei Giardini Botanici di Villa Taranto sono presenti quattro bacini dedicati alle ninfee rustiche e ad altre piante acquatiche, ognuno con caratteristiche specifiche legate alla posizione e all’esposizione.
Due bacini si trovano ai lati dell’ex piscina, e durante il periodo estivo vengono trasformati in uno scenografico spazio espositivo con ninfee tropicali e la spettacolare Victoria cruziana, coltivata e riprodotta all’interno dei Giardini.
Altre fioriture di ninfee si possono ammirare nel bacino situato alla fine della Valletta, vicino al secondo ponte, e nel grande bacino accanto al “serrone”, nella parte alta del parco, che rappresenta uno degli specchi d’acqua più estesi dell’intero complesso.
Piante Grasse
A partire dal 2025, ogni anno, presso il “Serrone” situato nella parte alta dei Giardini, sarà visitabile la collezione di piante grasse del responsabile delle serre.
Da fine aprile a ottobre, sono esposte numerose specie e generi botanici provenienti da tutto il mondo, offrendo ai visitatori un’occasione unica per scoprire esemplari insoliti e affascinanti, spesso poco conosciuti al grande pubblico.
Vasca fior di loto
Un sinuoso bacino ospita il Nelumbo nucifera, il fior di loto, dai carnosi e profumati petali di color rosa sfumato. Fiore sacro ai buddisti e simbolo dell’India, le sue foglie, di circa 50/60 cm., sono impermeabili all’acqua e innalzandosi di oltre un metro e mezzo svettano in una vasca ovoidale.
Tourniquet e Belvedere
Il percorso di ritorno verso l’uscita è un’ulteriore occasione per lasciarsi sorprendere dalla straordinaria varietà botanica che caratterizza i Giardini Botanici di Villa Taranto. Lungo il cammino si incontrano specie provenienti da ogni parte del mondo, come Magnolie, Cornus, Cercis, Prunus, il rarissimo Cupressus dupreziana, di cui restano solo circa 230 esemplari negli altopiani della Tunisia e l’Abies cephalonica, originario della Grecia.
Il tragitto regala anche scorci panoramici mozzafiato: da qui si può ammirare la città di Verbania, con il Teatro Maggiore progettato dall’architetto madrileno Salvador Perez Arroyo, e il Lago Maggiore, che si estende fino al confine con la Svizzera.
Una piacevole sosta è possibile presso la casa bianca, all’ombra del suo scenografico glicine, che regala momenti di quiete e relax.
Bosco dei rododendri
Il Bosco dei Rododendri si estende lungo la parte acclive del Giardino, collegando l’area terrazzata al sentiero che conduce alla cappella.
Questo spazio suggestivo ospita circa 800 esemplari tra specie e cultivar di rododendri, di dimensioni diverse, sia arboree che arbustive. Alcuni di questi magnifici esemplari risalgono agli anni ’30 del Novecento e includono varietà introdotte per la prima volta in Italia proprio a Villa Taranto.
Tra i più preziosi, figurano anche esemplari provenienti dalla tenuta paterna del Capitano Neil McEacharn, situata nel Wigtownshire, in Scozia, portati personalmente da lui nei primi anni della creazione del Giardino.
Area picnic: PRATO DEI CONIGLIETTI
Quest’area, situata dietro il grande castagno, ospita la collezione di magnolie spoglianti, che in primavera offrono uno spettacolo incantevole. La loro fioritura tra fine marzo e inizio aprile trasforma il prato in un tappeto di petali profumati.
Sotto le ampie chiome di queste magnolie si trova una zona picnic accogliente, ideale per una sosta immersi nella natura. L’area dedicata al relax si estende anche oltre il Mausoleo, offrendo ulteriori spazi tranquilli per godere appieno della visita ai Giardini.
Un’ulteriore area ideale per una pausa si trova nei pressi del Prato delle Personalità, dove sono presenti comode sedute immerse nel verde, perfette per rilassarsi e godere della quiete del giardino.